Il ginepro


Il ginepro (Juniperus communis)
è una specie spontanea della famiglia delle cupressacee
 presente nel nostro paese fino ad un'altezza di 1500 metri,

il suo legno è molto profumato con una fibra compatta 
e oltre ai classici usi in falegnameria viene utilizzato per affumicare le carni.



Oltre al legno le sue bacche (galbuli) sono usate in cucina
per insaporire conserve, arrosti, liquori...
ma attenzione di ginepro ne esistono diversi tipi, anche velenosi, 
ed è perciò consigliabile non raccoglierne le bacche se non si conosce bene il tipo di pianta.



Questo è il ginepro rosso
tipico delle regioni costiere resiste bene alla salsedine,
solitamente lo si trova in forma arbustiva ma può arrivare fino ai 6 - 8 metri di altezza,
è ottimo per la produzione di carbone.

Vi è anche il ginepro fenicio:
arbusto dalla densa chioma può raggiungere i 3 - 11 metri d'altezza,
ha una crescita lenta e il suo legno un tempo 
veniva usato per i preziosi lavori di intarsio.

Il ginepro sabino:
arbusto prostato, raramente a forma arborea ha una chioma densa
e un forte odore di resina.
Molto usato nelle siepi è però velenoso.
Gli antichi romani lo usavano nei riti funebri come segno di immortalità
ma in tempi passati veniva usato per abortire
con conseguenze spesso mortali sia per la madre che per il feto. 

Il ginepro spagnolo o turifero:
 l'unico in grado di vivere fino ai 3000 metri ma sensibile ai grandi freddi
è tossico.



Della bellezza del ginepro ve ne avevo già parlato
e con questo bel ginepro rosso ho deciso di fare un grosso matitone...
in tutti questi anni è la prima volta che mi capita di aver a che fare con questo tipo di ginepro



e dovevo subito fare qualcosa,
 le belle venature, il forte profumo e quei particolari "occhietti"
chiedevano di essere modellati!